Dopo la splendida e prestigiosa doppietta sul circuito di Montecarlo, a Maranello si comincia a pensare alla vittoria nel mondiale. Per scaramanzia nessuno lo dice, ma tutti lo pensano.
La prestazione delle rosse a Montecarlo, così come l’inizio di questa stagione, legittimano il sogno della Ferrari.
Vettel è salito sul gradino più alto del podio per ben tre volte (a differenza delle due di Hamilton) e questo numero poteva essere ancora più alto se non ci fosse stato lo zampino della sfortuna (vedi l’ingresso della safety car in Cina). Ora in classifica possiede un rassicurante vantaggio di 25 punti sul rivale.
La monoposto è comunque il dato più confortante in casa Ferrari: ottimo passo gara, affidabile e capace di portare subito in temperatura le gomme, quest’anno più larghe. Senza dimenticare quei cavalli in più, che negli scorsi anni la facevano tremendamente soffrire in qualifica. Oggi la pole position e la prima fila non sono più un tabù, un elemento fondamentale in circuiti come Montecarlo. Partire primi o secondi aumenta la probabilità di vincere, non certo, come negli scorsi, quando si partiva quinti o sesti.
Infine dal muretto si azzeccano di più le strategie, altro elemento che in passato era assente. L’unica nota stonata rimane Raikkonen, pilota anonimo in certe gare ma estremamente efficace in altre. Il suo contributo però è fondamentale per tenere a bada le Mercedes e portare a casa il titolo costruttori.
Prossimo appuntamento in Canada, l’11 giugno. Circuito dominato dalle Mercedes, ma quest’anno…
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