La famiglia spaziale più gettonata del momento aggiunge un nuovo media su cui fare capolino: PC, tablet e smartphone. Come recita il titolo, a produrre il gioco dei Guardiani della Galassia è la Telltale Games, già apparsa su queste pagine digitali per le trasposizioni di Batman e Game of Thrones.
Come per le altre avventure della casa videoludica, anche “Guardians of the Galaxy: The Telltale Series” si prende la propria fetta di libertà rispetto all’omonima serie cinematografica, la cui storia è — almeno per ora — da considerare alternativa a quanto visto nel recente Vol.2, così come per parte della prima pellicola. Il gioco quindi non sarà direttamente legato a nessuno degli altri media, prendendo spunto sia dagli adattamenti cinematografici, così come dalle trasposizioni televisive e gli originali a fumetti.
Dal punto di vista della trama, il primo episodio (di 5), chiamato “Tangled Up in Blue” (traducibile in “Ingarbugliati nel Blu”), inizia da qualche parte tra l’unione del gruppo e la battaglia di Xandar. I Guardiani, ancora impegnati nell’ardua missione di imparare a vivere insieme civilmente (tipo, senza spararsi o esplodere ad ogni piè sospinto) inseguono Thanos — il titanus-ex-machina di buona parte delle recenti pellicole Marvel, da Thor agli Avengers fino ai Guardiani. Storia a parte, il gameplay dei titoli Telltale è ormai chiaro e consolidato (per fortuna, senza scadere mai nell’ovvio): il giocatore interpreta i protagonisti della serie alle prese con dialoghi serrati, piani inevitabilmente fallimentari e combattimenti, il tutto in puro stile Guardiani della Galassia, colori sgargianti e irresistibile colonna sonora inclusi. L’azione e la trama si focalizzano principalmente su Star-Lord, sulle sue esperienze e le scelte che il giocatore gli farà intraprendere. Ma Telltale ha già messo le mani avanti, dichiarando che, nel corso degli altri episodi, i giocatori avranno la possibilità di controllare ogni membro della squadra e di esplorare le loro storie (presenti e passate) in modi diversi — non vedo l’ora di giocare l’episodio incentrato su Groot i cui dialoghi, citando Rocket Racoon, “comprendono solo le parole ‘Io’, ‘Sono’ e ‘Groot’, rigorosamente in quest’ordine”.
Il primo episodio, benché ce la metta tutta per ricreare la veloce dinamica vista nei film, si “perde” in tediose sessioni in cui il giocatore deve inanellare una sequenza di tasti per far eseguire ai personaggi le azioni corrette e proseguire nella trama. Benché anche queste sessioni siano un marchio di fabbrica di Telltale — chiamate “eventi rapidi” —, la loro lunghezza e quantità finisce presto per annoiare, alcune volte costringendo il giocatore a ripetere lunghe sequenze più e più volte, senza un ben specificato motivo (se non tediarlo a morte). Discorso analogo va (purtroppo) fatto per le fasi di investigazione, un altro caposaldo che ha decretato il successo della serie Telltale su Batman, ma che qua risulta in una manciata di indizi buttati all’occhio del giocatore senza un’appropriata soluzione di continuità.
Per fortuna, ci sono dialoghi spesso azzeccati e “chicche” dell’universo dei Guardiani che controbilanciano i difetti di sopra. Inoltre, Tangled Up in Blue è solo il primo di cinque episodi, per cui Telltale avrà tempo per sistemare i difetti di questo inizio onesto ma non proprio esaltante.
Rispondi