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Altro eroe, altro regalo… o forse sarebbe meglio dire altro blockbuster?

Sotto a chi tocca. Dopo Thor e gli X-Men, questa volta sta al “primo vendicatore” tenere banco al botteghino.

Captain America

Ormai l’accoppiata Fumetti-Cinema è come una gatling ben oliata: spara colpi a raffica e non risparmia nessuno.

Come dicevo nel cappello introduttivo, dopo le avventure del figlio di Odino ed il tuffo nel passato dell’ancor più recente di X-Men: First Class, questa volta è il turno di uno dei primi eroi della Casa delle Idee, l’emblema stesso del super-umano dal cuore puro, creato per combattere il nazismo e diventato una “leggenda vivente” per almeno altre tre generazioni di super-eroi.

La storia è presto detta: è il 1942, gli Stati Uniti scendono in campo contro il Reich ed anche il gracile Steve Rogers, ragazzotto tanto gracile quanto ardimentoso, vuole fare la propria parte, arruolandosi nell’esercito in partenza per l’Europa.

Nonostante i ripetuti tentativi di entrare nell’US Army, il povero ometto viene respinto a causa del proprio fisico fragile e mingherlino, rassegnandosi a servire il proprio paese dentro le fabbriche di armi americane. Inaspettatamente, un’ultima “prova” per entrare nell’esercito permette al piccolo Steve di incontrare il fautore del proprio destino, il dottor Erskine, inventore del siero del super-soldato.

Scelto per il proprio attaccamento alla patria e senso del dovere, grazie al trattamento del siero il gracile Steve Rogers si trasforma in quel nerboruto fustacchione alto 2 metri che corrisponde al nome di Capitan America.

Unico nel suo genere – Erskine verrà assassinato per mano dei nazisti – dovrà ergersi solo contro la minaccia nazista rappresentata dalla sua nemesi: il super-soldato del Reich Johann Schmidt, a capo dell’HYDRA e conosciuto col nome di Teschio Rosso.


The First Avenger

Sottotitolo azzeccatissimo quello di “Primo Vendicatore” per colui che sarà a capo della squadra di vendicatori del prossimo “The Avengers” in programma per metà 2012 quella stra-citata squadra che Samuel – Nick Fury – L. Jackson va reclutando di film in film dai due Iron-Man passando per Hulk, Thor e Cap.

Tornando sul film, posso dirvi che, malgrado il fardello di una storia vecchia di 70 anni, il Cap interpretato da Chris Evans – già Torcia nelle due pellicole sui Fantastici 4 della Marvel – rimane intrigante e coinvolgente.

Ottima – come sempre – la prova di Hugo Weaving nel ruolo del letale Teschio Rosso, così come le interpretazioni magistrali di altri due “colossi” di Hollywood come Stanley Tucci e Tommy Lee Jones.

Il montaggio e l’ambientazione sono delle migliori, conservando sempre un andamento veloce, ma mai forsennato ed inquadrando con precisione il periodo storico della Seconda Guerra Mondiale, evitando inutili scivoloni su cliché di rito o in corbellerie iper-tecnologiche e anacronistiche.

Gli elementi per un buon film ci sono tutti: azione, guerra, (pochi) sentimenti e qualche risata, preparando il palato del pubblico alla portata principale in preparazione per il 2012.

Vendicatori Uniti!

 

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